L’arte del Presepio
Una tradizione tutta Italiana

LA VEGETAZIONE

In una scena paesaggistica è d’obbligo inserire della vegetazione per dare quel tocco di realismo. Quale vegetazione inserire, dipenderà dallo stile, dal gusto personale e da cosa si avrà a disposizione.
PIANTE NATURALI
Esistono in natura piante di piccole dimensioni che in un presepe possono rappresentare molto bene alberi reali. In un ambiente di tipo occidentale è possibile utilizzare dei bonsai, prestando attenzione che non siano troppo elaborati (con tagli e forme particolari), per non perdere realismo nella scena, in questo caso è meglio ricercare una tipologia che esprima tutta la naturalezza di un albero di grandi dimensioni.
Data l’ambientazione invernale del presepio, si consiglia di inserire alberi di tipo a foglia caduca, oppure delle conifere se la scena è ambientata in un contesto montano, in questo caso in commercio si possono reperire dei cipressini che sono perfetti allo scopo.
Una pianta adatta ad essere utilizzata come albero è il Bosso, viene generalmente impiegata in giardinaggio come siepe ornamentale. Le foglie di piccole dimensioni, rendono questa pianta adatta allo scopo, infatti si presta anche a essere coltivata a Bonsai.
La duttilità di questa pianta è tale da essere utilizzata anche in forma secca per simulare alberi spogli; volendo dare un tocco di originalità si possono incollare sui rami frutti creati con della “Plastilina” (Pongo, oppure della creta Das), ricreando ad esempio un Caco con i frutti.
Ci sono altre piante adatte ad essere utilizzate sia come alberi che come siepi o rampicanti. Si possono utilizzare tralci di vite come rampicanti; mentre, per alberi o siepi, quasi tutte le aromatiche: origano, timo, maggiorana, salvia e rosmarino, naturalmente le ultime due prive di fogliame, data la grandezza delle foglie.
Se si scelgono piante vive è necessario nascondere il vaso e innaffiarle periodicamente, pertanto una soluzione è di praticare dei fori nell’impalcato, infossare il vaso e coprire con muschio o ghiaia permettendo l’innaffiatura. Se l’ambientazione è di tipo orientale, si possono impiegare alcune varietà di piante come la Kezia, la Dracena e il Papiro, che assomigliano a delle Palme in miniatura, nelle immagini sotto vi sono alcune    di loro.
:È da prestare attenzione al tipo di piante grasse da inserire, considerando che la regione geografica è  il Medio Oriente, consiglio di utilizzare solo varietà di Agavi e Fichi d’India. Un vantaggio di queste piante è che possiedono poche radici, quindi non occorrono vasi ingombranti e non hanno bisogno di frequenti innaffiature. Da evitare in modo assoluto piante tipo Cactus e Mamillarie che si trovano oltre oceano: Texas, Messico, Guatemala, ecc...
Guardandosi attorno si ha la possibilità di recuperare del materiale utile per l’allestimento di un presepio, oltre al classico muschio, si possono utilizzare rami, pietre, mattoni, ghiaia, pigne e altro. Ad esempio con della sterpaglia secca e sottile se tagliata a misura e fissata con dell’impasto di gesso alla base, si possono ricreare dei cespugli.
Anche il Papiro può essere inserito nel paesaggio, come si vede nella foto, magari sistemato presso un fiume. Le piante grasse, come Agave, di piccole dimensioni sono adatte ad essere inserite nel contesto; nelle foto un esempio:
PIANTE ARTIFICIALI
L’ALBERO
Per creare un albero si può partire da una struttura portante già pronta (ad esempio dei rami secchi di Bosso) oppure crearne uno da zero.
Per fare questo si realizza una struttura portante in filo di ferro:   - si tagliano diversi pezzi di filo di ferro, vanno uniti tra loro e fermati con del nastro adesivo;  - da un capo si ripiegano i fili a novanta a gradi, creando la base di sostegno per l’albero. Con la struttura portante così ottenuta, possiamo procedere a modellare un tronco in due modi: - con la carta impregnata di colla vinilica diluita si da forma al tronco e ai rami, avendo cura di affusolare gradualmente il tronco dalla base alla sommità; - un'altra procedura consiste nell’avvolgere la struttura portante con diversi strati di cotone idrofilo imbevuto nel gesso diluito e strizzato, anche in questo caso andrà affusolato gradualmente il tronco dalla base alla sommità; quando sarà asciutto si modellerà il fusto passandolo con una spazzola metallica per rendere la corteccia più naturale. Quando il gesso o la carta saranno asciutti, si procede alla verniciatura che sarà di un colore marrone o grigio, a seconda dell’albero che si intende realizzare.
2) incollare ai rami pezzi di gommapiuma spezzettata con le mani, evitando eventuali parti squadrate, dando all’insieme un aspetto il più possibile simile ad una chioma. Quando la colla sarà asciutta, si prepara un impasto con: colore, colla vinilica diluita, segatura fine e pezzetti piccolissimi di gommapiuma (ottenuti raschiandola con una spazzola di ferro). Successiamente il preparato verrà steso sulla gommapiuma con un pennello;
La chioma, invece, può essere realizzata con i seguenti metodi: 1) utilizzando i licheni (raccolti in natura, essiccati e dipinti), oppure acquistati già pronti in negozio, incollandoli ai rami;
3) si utilizzano rametti di origano o simili con molte ramificazioni, a questi vanno incollati dei fiocchi di gommapiuma, ricavati passando con una spazzola di ferro la superficie della gommapiuma per avere dei grumi che andranno in seguito tinti nella colorazione desiderata; quando la pittura sarà asciutta risulterà una sorta di impasto indurito, che andrà inserito all’interno di un vecchio frullatore per ottenere dei fiocchi colorati. Cospargere i rami con colla spray e passarli all’interno di un contenitore con i ficchi di gommapiuma, se necessario ripetere il passaggio fino ad ottenere il risultato voluto
4) utilizzando del muschio (lo si trova in sacchetti pronto all’uso o dopo la averlo raccolto pulito ed essiccato) si procede ad incollarlo ai rami.
IL FICO D’INDIA
2) per questo sistema si devono utilizzare le proporzioni spiegate nel capitolo "PROSPETTIVA E PROPORZIONI" (sapendo che una foglia di fico d'india nella realtà avrà una lunghezza massima di 30-40 cm, una larghezza di 15-25 cm ed uno spessore di 1,5-3,0 cm). Dopo i dovuti calcoli si stende una sfoglia, con il mattarello, della pasta modellabile (tipo Das), successivamente con un oggetto affilato si ricaveranno le foglie della pianta. Man mano che si ricaveranno le foglie, si dovrà rifinire i bordi rendendoli tondi e si mettono ad essiccare; in seguito si procederà ad incollarle, come nel metodo precedente, e una volta asciugata la colla si passerà a verniciarle con una tinta verde opaco. Nell’ immagine un’idea di come comporlo:
Per realizzare questa pianta si possono utilizzare due sistemi: 1) questo metodo è adatto per statuine di circa 12 centimetri o per essere posto in secondo piano. Si utilizzano dei semi di zucca, armati di pazienza e di colla (caldo o tipo Cianoacrilato) si procede ad incollare i semi uno sopra l’altro, avendo cura di tenere la parte appuntita sempre verso il basso, poi procedere a dipingere con una tinta verde opaco;
AGAVE
Prendendo come spunto le foto qui sopra, vediamo come realizzare alcune Agavi. Materiale da utilizzare:
- filo di ferro sottile (1-2 mm) tagliato a gruppi di diversa lunghezza (esempio 6 pezzi da 10 cm, 5 da 7 cm e 5 da 5 cm); - nastro adesivo di carta tagliato a strisce di lunghezza doppia rispetto ai fili di ferro (lo si trova di diversa larghezza e si utilizzerà la misura più adatta alla grandezza della pianta); - colore acrilico verde opaco; - un pezzo di stiferite, creta (DAS) oppure sughero. Appoggiare il filo di ferro a metà della larghezza e della lunghezza del nastro adesivo di carta, ripiegare su se stesso il nastro in modo da sigillare il fil di ferro e procedere con gli altri fli di ferro. Sui pezzetti realizzati si passa a disegnare la sagoma di una foglia di Agave e si ritaglia con un paio di forbici i contorni. La foto sotto ne illustra il risultato: Terminata l’operazione di sagomatura, si procede a dipingere la foglia come il modello prescelto; appena asciutta la vernice si piegano le foglie ottenute e si fissano ad una base che può essere di sughero, stiferite o creta; la piantina a questo punto è terminata e pronta per fare parte del paesaggio.
Se invece siete pratici di modellazione con la creta (oppure il DAS), una volta stesa la pasta, si tagliano gruppi di strisce di lunghezza diversa e si sagoma la forma delle foglie; in questo caso andranno assottigliati i bordi (questa tecnica permette di dare carnosità al modello come l’originale). Una volta data la forma alle foglie, vanno lasciate asciugare, poi dipinte con lo stesso procedimento visto in precedenza e fissate ad una base. Un altro sistema per realizzare le foglie è l’utilizzo del lamierino ricavato da delle lattine; indossando un paio di guanti, per non ferirsi, con delle forbici da elettricista (sono robuste e fatte per recidere fili di rame), si asporta sia la parte superiore che quella inferiore dalla lattina in modo da ottenere un foglio rettangolare. Con un pennarello indelebile si disegna la sagoma della foglia di Agave e con le forbici si procede a ritagliare i contorni. Le foglie vanno leggermente piegate lungo tutta la lunghezza utilizzando un pezzo di tubo e poi sagomate dando la forma classica della foglia; si procede al fissaggio del fogliame in una base, in seguito si passa alla verniciatura.
LA PALMA
Esistono diverse varietà di Palme, ma l’unica varietà che si deve considerare è quella da datteri, tipica del Medio Oriente, mentre quella da cocco la si trova nella fascia tropicale.
IL FUSTO
La Palma da datteri, possiede un fusto piuttosto corrugato, a causa di ciò che resta del taglio delle ramificazioni; mentre nel caso la pianta venga utilizzata per la raccolta dei datteri, il taglio delle ramificazioni viene effettuato rasente al fusto, per permettere ai raccoglitori di salire in cima alla pianta. In figura i due tipi di fusti.
Come si può osservare, il fusto ha una certa assomiglianza con la pigna e con questa si va a costruire il fusto della Palma. Per realizzare i due tipi di tronco va raccolta il tipo di pigna illustrato in figura. La si può trova aperta o chiusa: la prima la si può utilizzare per la Palma con il fusto corrugato, mentre la seconda per una Palma a taglio raso
Dopo aver asportato la punta alle pigne, andranno immerse in un recipiente contenente dell’acqua con un quarto di colla vinilica, per irrobustirle ed evitare il loro sfaldamento; poi andranno poste ad asciugare con la parte alta rivolta verso il basso per sgocciolare la colla in eccesso. Quando saranno asciutte, andranno incollate tra di loro le pigne avendo l’accortezza di unire la parte recisa con il fondo della successiva, procedendo fino all’altezza desiderata.
Quando si realizza il fusto con le pigne aperte (come quelle della foto) è necessario imitare quella fibra naturale che si forma nel tronco della Palma, per fare questo, si utilizza della canapa (impiegata in idraulica per sigillate le tubature e reperibile nei brico center) che andrà infilata tra le scaglie delle pigne..
Un altro metodo per la costruzione del fusto della Palma è l’utilizzo dei sistemi descritti nei capitoli precedenti (filo di ferro o rami), avvolgendo lungo il fusto strisce sottili di stoffa di cotone imbevute nella colla vinilica diluita, avendo però cura di posarla in modo irregolare. Una volta che si sarà asciugata, si procede alla pittura..
LE FOGLIE
È possibile realizzare le foglie con gli stessi procedimenti utilizzati per l’Agave: ritagliando la lattina (in questo caso piegando la foglia su di uno spigolo, questo perché se si osserva una foglia di Palma di sezione, si nota una forma a “V”, diversamente dall’Agave che invece è di forma a “U”, e frastagliare i bordi in modo trasversale) e la stessa del nastro di carta e del filo di ferro (ma in questo caso il nastro dovrà essere più largo ed oltre a ritagliare   i contorni delle foglie si devono anche frastagliarne i bordi). Un esempio di foglie lo si può vedere nelle foto a lato:
Per la verniciatura bisogna utilizzare colori opachi: per le foglie più basse verrà utilizzato il giallo (sono vecchie e secche), mentre con il verde si dipingono le altre.
Se si vuole dare un tocco di originalità alla Palma, si possono creare anche i grappoli di datteri: 1) prendere del filo di ferro sottile verde (o verniciare di verde quello utilizzato per le foglie) e delle perline marroni (utilizzate, ad esempio, per fare braccialetti). La prima perlina infilata va incollata ad un capo del filo di ferro, inserendo le successive fino a tre quarti della lunghezza del filo; con lo stesso metodo preparare più file di datteri che andranno poi uniti tra loro per creare un grappolo; 2) sfaldare del polistirolo espanso, per ottenere delle palline che andranno incollante al filo di ferro verde, creando così un grappolo di datteri per, poi, dipingerli con colore acrilico marrone.
ERBA E CESPUGLI
Come si è visto nel capitolo precedente, oltre alla sterpaglia secca, si possono creare dei cespugli e arbusti con tecniche diverse, vediamone alcune. Degli arbusti di rovi si possono realizzare con della paglietta fine (reperibile presso i Bricco Center), una volta data la forma desiderata è sufficiente verniciarla con una tinta marrone ed i rovi sono pronti da collocare nella scenografia. Nella seguente immagine viene mostrato un esempio di paglietta fine:
Per realizzare dei cespugli è possibile utilizzare dei Licheni, che possono essere acquistati già pronti, oppure raccolti in natura essiccati e tinti. Anche il muschio una volta pulito dalla terra ed essiccato, lo si modella dandogli la forma desiderata e lo si posizione in scena. La gommapiuma si presta a diversi utilizzi, infatti con la tecnica utilizzata per le chiome degli alberi (vedi il capitolo "PIANTE ARTIFICIALI"), è possibile realizzare diverse cose: - cespugli di diverse dimensioni; - il classico muschio dei muri (ridotta in piccolissimi pezzetti), ed inserita tra le fessure dei mattoni o pietre, di muretti o case; - se ridotta in fiocchi un prato d’erba. Sempre con la gommapiuma, se lo stile è orientale, si presta a riprodurre le dune del deserto. Questo è possibile, stendendo uno o più fogli di piccolo spessore sopra una  superficie sostenuta da una struttura portante; se la gommapiuma è di colore giallo, non necessita di essere dipinta, la granulosità del materiale a distanza, rende l’idea della sabbia. Se la scenografia in secondo piano ha bisogno di erba, una soluzione semplice è di preparare un mix di segatura, colla diluita e tempera verde che dopo essere stata impastata la si stende sulla superficie con un pennello. Un tocco di realismo in più consiste nel dare una mano di colla vinilica diluita o utilizzare quella spray sulla superficie e spargere in modo casuale un po’ di sassolini.
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