L’arte del Presepio
Una bambina di nome Alice, molto timida e solitaria, se ne stava tranquilla e serena affacciata
alla finestra di casa sua a guardare la gente che passava.
Era inverno e la neve ficcava lenta, e mentre Alice osservava il mondo da dietro il vetro della
sua finestra, vide il proprietario del negozio di animali che appendeva sulla vetrina del suo
negozio un grosso fiocco rosso con un cartoncino.
Incuriosita, Alice uscì di casa per andare a vedere cosa ci fosse scritto su quel cartoncino; fu
molto sorpresa di leggere che il proprietario del negozio, in occasione del natale, aveva ritirato
ben dieci cricetini di diverso colore.
La timida bambina, chiese al negoziante quale fosse il prezzo di quei meravigliosi animaletti.
Il negoziante rispose che il prezzo di ciascuno era molto alto, perché i criceti provenivano
da molto lontano.
Alice mise la mano in tasca e tirò fuori alcuni spiccioli, si rese subito conto che si trovava
in tutto una manciata di monetine, ed alzò le spalle rassegnata.
Alice rimase affacciata alla finestra di casa a guardare il negozio di animali, ed osservava con
tenerezza la gabbietta dei criceti.
Il negoziante sorrideva alla bambina, perché sapeva bene quanto quella ragazzina timida
desiderasse un compagno di giochi; in pochissimo tempo riuscì a vendere tutti i criceti, ma
nella gabbietta rimaneva sempre tutto sola un ultimo criceto bianco come la neve che scendeva
a ricoprire ogni cosa.
Nessuno aveva voluto acquistare il criceto, che tutto solo giocava nella sua ruota; subito,
Alice, notò che il criceto era rimasto solo in quella vetrina, e si chiese che cosa avesse che non
andava quella tenerissima creatura.
Il negoziante chiamò la bambina che era ancora affacciata alla finestra; Alice corse dal
negoziante, e questo le sussurrò all’orecchio che secondo lui il criceto e la bimba timida
avevano molte cose in comune tra di loro.
Alice, ascoltando queste parole, si incuriosì tantissimo, e prese quel tenero batuffolo in mano
con delicatezza; il negoziante li guardò intenerito, e disse alla bambina che voleva fargli un
regalo per Natale. Alice, quasi incredula, guardò diritto negli occhi il negoziante perché non
riusciva a credere alle sue orecchie; quel criceto valeva tanto quanto gli altri cuccioli, ma
il negoziante aveva capito che quelle timide creaturine erano fatte per stare insieme, e così
rinunciò al suo guadagno per far felice Alice.
Il negoziante il giorno dopo, quando aprì la serranda del negozio si girò verso la finestra dove
Alice era solita affacciarsi, e meravigliato vide che la ragazzina se ne stava dietro il vetro a
guardare la gente come sempre aveva fatto, ma stavolta a fargli compagnia c’era il suo criceto,
proprio in mano alla sua nuova amica.
Alice vide che il negoziante li stava osservando, e non sapendo come ricambiare il nobile gesto,
prese un foglio di carta e disegnò un meraviglioso albero di natale, pieno di palline colorate e
nastrini.
Quando il negoziante ricevette il disegno di Alice fu così felice che per tutte le feste lo lasciò
appeso alla vetrina del suo negozio.
Da allora, ogni anno a Natale, il negoziante di animali decise di donare un piccolo cricetino
bianco ad ogni bimbo affacciato alla finestra di casa.
I racconti di Natale